Sale, bevande zuccherate e rischio di obesità infantile


Un gruppo di ricercatori australiani ha evidenziato come un quarto dei bambini tra i 5 e i 17 anni sia in sovrappeso o obeso. Il consumo quotidiano di bibite zuccherate è aumentato notevolmente negli ultimi 20 anni. Questo fenomeno va di pari passo con un aumento del tasso di sovrappeso e obesità. Vari studi concordano sul fatto che il consumo di queste bevande zuccherate (anche dette soft drink) possa favorire un aumento di peso significativo già in tenera età.

Lo studio preso in esame si basa su un campione di 4283 bambini/ragazzi: il 62% di questi consuma regolarmente soft drink. Si esamina, quindi, come il consumo di cibi salati porti ad uno stimolo del senso di sete e ad un aumento del consumo di bevande zuccherate . Si stima, infatti, che il consumo di un solo cucchiaino di sale stimoli l'assunzione di circa mezzo litro di liquidi. Il consumo di sale varia con l'età: da circa 4g al giorno per bambini di 2-4 anni, fino a 8g al giorno per ragazzi di 14-16 anni. Contemporaneamente aumenta anche il consumo di liquidi, passando da 1 l fino a quasi 2 l per i ragazzi più grandi.

Tra i liquidi consumati, purtroppo, non c'è solo l'acqua, che sarebbe il liquido migliore da ingerire, specie per i bambini, ma anche le bibite (gasate e non). Per questo motivo, quindi, per l'elevata disponibilità di questo tipo di bevande, si conclude che un aumento di sale nella dieta si trasforma in un aumento del consumo di soft drink. Una dieta ricca di alimenti salati, quindi, favorisce il consumo di almeno un soft drink al giorno.

I bambini che consumano più di una porzione di soft drink al giorno sono il 26% e sono quelli più facilmente in sovrappeso o obesi.

Purtroppo la disponibilità di questo tipo di bevande è sempre più diffuso nella società occidentale, ormai non solo più negli USA o nei paesi anglosassoni in genere, ma anche in Italia. Questo dev'essere di stimolo per prendere coscienza dell'emergenza che sta colpendo la nostra società e soprattutto quella futura. Ricordiamoci infatti che una dieta ricca di sale può essere dannosa anche per altri aspetti, quali l'aumento della pressione arteriosa e la ritenzione idrica a livello tissutale; inoltre l'abitudine al consumo quotidiano e abbondante di bibite in genere non causa solo un aumento del peso, ma può portare anche a problemi di controllo della glicemia e quindi a diabete a lungo termine.



Tratto da:

Dietary Salt Intake, Sugar-Sweetened Beverage Consumption, and Obesity Risk

Carley A. Grimes, Lynn J. Riddell, Karen J. Campbell and Caryl A. Nowson

December 10, 2012

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